Il bel gioco non ha rotto il cazzo


Scrivo un po' di Genoa, visto che sono accaduti un po' di eventi.

Gilardino è stato esonerato. Giustamente, ma troppo tardi e con tempi e modi sbagliati.

La proprietà è cambiata, da 777 / A-Cap si è passati a Dan Sucu, imprenditore rumeno.

Partiamo da questo.

Banalmente, il pesce puzza dalla testa. Quando manca una solida dirigenza, manca tutto il resto.

Per i 777 / A-Cap il Genoa era solamante un'operazione speculativa, o banalmente 'di mercato'. Ma quando i pochi lo hanno fatto notare, ovviamente è stato attaccato ed etichettato come anti-genoano.

Impossibile gestire al meglio 7/8 società contemporaneamente. Impossibile gestirle anche solo con sufficienza. Poi è arrivato tutto il resto.

A livello tecnico non è andato meglio. Certo, qualche attenuante c'é stata: nel campionato 23-24 il Genoa si è salvato con tranquillità. Semplificando, mai un calcio propositivo o un semplice gioco con la voglia, l'intenzione, di fare un goal: solo ditruggere il gioco avversario. Però, nella seconda metà del campionato ha fatto vedere una apprezzabile solidità. Anche grazie allo stato di grazia di alcuni giocatori, ora venduti, che poi non hanno ripetuto le stesse prestazioni.

Gilardino è stato confermato, ha avuto l'handicap di dirigere la squadra con tanti infortuni. I più difendevano il mister perché appunto privato di alcuni elementi fondamentali al suo (non) gioco. 

Ma qui, per me, la narrazione s'impalla. Giornalisti e buona parte dei tifosi hanno sempre difeso il (non) gioco con le attenuanti degli infortuni. Ma anche a regime il mister non ha mai dimostrato nulla che potesse far pensare ad un'idea di calcio di quello che invece ha fatto sempre vedere.

Se si parla di Gasperini, allora, lui si che riesce ad avere il 110% da ogni giocatore, a dare una impronta alla squadra e di cercare di fare goal.

Aggiungo io che anche alcune squadre incontrate quest'anno, nel campionato 24-25, hanno dimostrato un'organizzazione migliore e di cercare il goal più di quanto hanno fatto i rossoblù. Como, Lecce, Empoli e Venezia ci hanno fatto soffrire. Eppure, tecnicamente non sono superiori. Anzi. E comunque, non hanno certo fatto vedere un calcio spettacolo: però ci hanno sempre provato.

Perché ci ostiniamo a difendere l'infendibile?

Anche il nuovo mister arrivato Vieira, ha dimostrato poco di più di quello che eravamo abituati a vedere. Poco meglio organizzati, ma poco attacco e un calcio con poche idee e tanti passaggi al portiere. Se le hai, anche con giocatori mediocri puoi firmare la tua squadra con organizzazione. Certo, poi le qualità tecniche incidono, ci mancherebbe. Ma a parità di livello con la tue dirette concorrenti, devi dare di più.

In più, aggiungo, ci si 'esalta' per giocatori e professionisti di livello assai mediocre invece di prenderli per quello che realmente sono e possono offrire. Citare quali di questi giocatori ad oggi sono in rosa sarebbe superfluo.

Ad oggi è così, forse il mercato di riparazione porterà qualche giocatore e quindi un miglioramento tattico. Ma salviamoci e poi cerchiamo un nuovo allenatore, sperando che la nuova dirigenza si 'solidifichi'. La mia scelta: Di Francesco (Il massimo, ad oggi, per me sarebbe Italiano, ma avrebbe bisogno si almeno due anni).


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