E' proprio ora il momento più bello. A distanza di qualche ora.
E' come una droga, a lungo rilascio. E perdonatemi la definizione non del tutto pertinente.
E' qualcosa che, al contrario di quella vera, subito fa male poi ti eleva.
Prima, sei agitato. A volte spaventato, altre interdetto. Spesso ti ritrovi in uno stato di apparente apatia.
Una situazione indefinita in cui si amalgamano le emozioni più contrastanti.
La partenza è una liberazione. Un'uscita da un recinto: invece ci stiamo addentrando.
Il durante è una prigionia del benessere.
Puoi cercare il risultato e la prestazione, ed ogni passo è un' armoniosa sinfonia, un ritmo definito e composto da cuore, gambe e respiro.
Puoi cercare delle risposte, ed ogni passo può essere un pezzo del puzzle da completare.
Puoi definire delle domande, ed ogni passo può essere un pezzo del puzzle da riordinare.
La scenografia è sempre bella e affascinante. Ma assume forme, colori e significati diversi. Sempre a seconda di come si desidera vivere l'avventura. A volte è 'semplicemente' natura. Altre un tunnel temporale, metafora della vita.
Quasi sempre, sul sentiero, qualcosa abbiamo lasciato e qualcosa cerchiamo.
In tutti i casi, però, l' entusiasmo iniziale e presto addormentato dal comunissimo: 'ma chi cazzo me lo fa fare'.