Ciao, come ti chiami?
Ciao, mi chiamo Adeona.
Da dove vieni?
Dal nord.
Ti piace il locale?
Si, bello, ma...
Ma?
Oggi ci sono tante luci, troppo forti.
Non è che stai bevendo troppo?
Ma no! Anzi, non ti chiedo di tenermi compagnia, ma...
Resto con te.
Senti, già che resti qui, allora, mi raccogli quello scialle.
Questo?
Si, quello, quello. E' il mio.
Ecco, sii gentile: coprimi le spalle... che casino, però!
E' la prima volta in questo locale?
Si, sono stata in altri, un po' più piccoli, un po' meno rumorosi. Ma sempre con tante gente.
Come ti senti ora?
Meglio, un po' meglio.
Forse è meglio uscire e magari tornare a casa?
No, voglio restare qua.
Non insisto, però...
Aspetta, chiediamo a qualcuno del locale se c'é un angolo più tranquillo.
(Di là!)
Adeona, vado a vedere cosa c'é.
Uhm... di la non si sta meglio, sai?
Perché? Voglio vedere!
Andiamo.
Urka!
Visto?
E ora?
Torniamo indietro.
La musica è forte, mi gira la testa. Voglio piangere.
Ma, ma... aspetta, dai... io, io... Resto con te.
No, tu raggiugi i tuoi amici, io devo...
Devi cosa?
Devo.
Ti tengo compagnia, su!
Ma tu sei abituato a questo casino?
Vengo spesso in locali come questi.
Mi piacciono e conosco tanta gente.
E dove sono oggi i tuoi amici?
Boh? Qualcuno di là, qualcuno è tornato a casa.
Aiuto, ho paura!
Dai, dammi la mano, ti porto fuori.
Ma c'é un casino di gente! Le scale, no! Riusciremo a passare di la?
E' l'unica via. Vieni.
Toh! Guarda lì. E' uno dei gestori del locale.
Chiedo a lui se c'é un'uscita di sicurezza.
(Di qua, venite, vi accompagno io.)
Dai, Adeona, siamo quasi fuori. Come ti senti?
Non tanto bene.
Siamo dall'uscita, stai tranquilla.
Ecco, ci aprono la porta.
Fuori!
A breve ti riprenderai e starai meglio.
Forse la prossima volta è meglio sceglire un altro locale, che dici?
Altra musica, altre luci, dici? Si, forse si.
E' un si poco convincente... Prima o poi, ci si torna. A noi piace questa musica, questi suoni, questa gente.
E' vero.
Io... io non so che dire... Grazie!
Ciao.