La passata edizione è stata caratterizzata dal caldo, intenso quanto improvviso per il periodo. Quest'anno, invece, vaste aree depressionarie hanno caratterizzato i primi giorni di Aprile in tutta Italia. Un po' di nebbia, nuvole basse e pioggia leggera ci accoglie a Moretti di Ponzone. La temperatura è fresca, più che accettabile. Anzi: meglio non poteva essere per correre il Trail dei Gorrei.
Arriviamo un po' in ritardo. Tempo di posteggiare nel campo sportivo adibito a parcheggio, ora trasformato in palude, cambiarci e poi di corsa verso la partenza dove la punzonatura è già iniziata. Saluto Davide, sorridente ma che sento comunque partecipe e quindi, forse, un po' agitato. Ma è quell'agitazione positiva, che ti carica e ti 'tira'. Cosi sarà. Una stretta di mano anche con il Presidente Andrea.
Si parte, anzi no. Ci fermano tutti dopo 10 m. Problemi al cronometro? Non importa, ri-via! Un po' di salità sull'asfalto, poi via a capofitto nelle lande liguri-piemontesi. Forse avrò un richiamo ancestrale, ho trascorso 20 estati qui vicino, a Sassello, ma questi luoghi mi piacciono. Oggi si vede poco il panorama: le nuvole basse limitano la visuale. In alcuni tratti, poi, i trailer sono ombre che corrono sospesi nel grigio.
Un po' di fango, tanti torrenti. Bagnarsi i piedi subito è un po' la preoccupazione di tutti. Ma dopo pochi km ci si ricorda dove si corre, in che tipo di manifestazione. Senza timore le scarpe e i piedi effettueranno spesso brevi e rinfrescanti lavaggi.
Il Trail del Bric del Gorrei è un trail facile: non ci sono salite lunghe e dure.
Il Trail del Bric del Gorrei e un trail difficile: i cambiamenti di ritmo sono frequenti.
Il Trail del Bric del Gorrei è una bella manifestazione. E' semplicemente Trail.
A metà percorso raggiungo Giuseppe, con il quale finirò tutto il percorso. Conosco Raffaella, già incrociata in passate manifestazioni: partecipa al percorso 'lungo', ma il suo ritmo è inteso quanto il nostro che corriamo il 'corto'. Si arriva al secondo ristoro dove si può mangiare qualcosa. Anzi, no. Un biscotto uno è rimasto, peccato. Mi godo, però, il miele nocciolato: che prelibatezza. Sto bene. La Maestra e Gino mi prendono in giro e mi stuzzicano in quanto mio fratello è passato da più di 20 minuti ed io ancora li.
Piacevolemente stizzito, riparto dopo un bicchiere di metà acqua e metà coca-cola.
Prima passo veloce, poi una corsa di brevi passi ma costante. Si arriva al bivio lungo-corto: via in discesa giu a destra. Scendo che è un piacere.
Belli gli scorci che s'incontrano. Il verde dei prati è intenso e accecante. I boschi profumati. Piccole-grandi cascate scendono rumorose. Corriamo ancora, e giusto il tempo di pensare: in questi tratti devo stare attento che... Tonf! M'imbelino che è un piacere. Il tronchetto di legno è un classico. Se coperto dalle foglie, un must. Non lo vedo e mi allungo a 'stile libero'. Fortuna vuole che ciò accade nell'unico punto dove non ci sono pietre. Faccio spaventare Giuseppe che mi segue e subito si preoccupa, ma cado sul soffice. Non sento nulla di nulla. Solo una piccola escoriazione. Ho firmato un pagherò con la fortuna.
Siamo quasi arrivati. Raggiungiamo un gruppetto di tre atleti con i quali taglieremo il traguardo. Gli ultimi 200 m in leggera salita sull'asfalto sembrano una barzelletta. Mi sembra di rotolare all'indietro come una pallina! Ma perché? Giuseppe vede che perdo un poco di strada e mi urla incitandomi, più per il fatto che siamo arrivati assieme e non che corro a fatica. Ma è solo un attimo. Sto benone.
Saltiamo le docce, ma non il panino con il formaggio e la crostate del ristoro finale. Brava tutta l'organizzazione, il Gorrei è il Trail al quale molti si affezionano. Ottima la prestazione del compagno di società Stefano, 9° assoluto. Bravi Fabio e Alessia, cosi come Stefano 'Olmo' e Federico, alla loro prima partecipazione ad un trail.
Arriviamo un po' in ritardo. Tempo di posteggiare nel campo sportivo adibito a parcheggio, ora trasformato in palude, cambiarci e poi di corsa verso la partenza dove la punzonatura è già iniziata. Saluto Davide, sorridente ma che sento comunque partecipe e quindi, forse, un po' agitato. Ma è quell'agitazione positiva, che ti carica e ti 'tira'. Cosi sarà. Una stretta di mano anche con il Presidente Andrea.
Si parte, anzi no. Ci fermano tutti dopo 10 m. Problemi al cronometro? Non importa, ri-via! Un po' di salità sull'asfalto, poi via a capofitto nelle lande liguri-piemontesi. Forse avrò un richiamo ancestrale, ho trascorso 20 estati qui vicino, a Sassello, ma questi luoghi mi piacciono. Oggi si vede poco il panorama: le nuvole basse limitano la visuale. In alcuni tratti, poi, i trailer sono ombre che corrono sospesi nel grigio.
Un po' di fango, tanti torrenti. Bagnarsi i piedi subito è un po' la preoccupazione di tutti. Ma dopo pochi km ci si ricorda dove si corre, in che tipo di manifestazione. Senza timore le scarpe e i piedi effettueranno spesso brevi e rinfrescanti lavaggi.
Il Trail del Bric del Gorrei è un trail facile: non ci sono salite lunghe e dure.
Il Trail del Bric del Gorrei e un trail difficile: i cambiamenti di ritmo sono frequenti.
Il Trail del Bric del Gorrei è una bella manifestazione. E' semplicemente Trail.
A metà percorso raggiungo Giuseppe, con il quale finirò tutto il percorso. Conosco Raffaella, già incrociata in passate manifestazioni: partecipa al percorso 'lungo', ma il suo ritmo è inteso quanto il nostro che corriamo il 'corto'. Si arriva al secondo ristoro dove si può mangiare qualcosa. Anzi, no. Un biscotto uno è rimasto, peccato. Mi godo, però, il miele nocciolato: che prelibatezza. Sto bene. La Maestra e Gino mi prendono in giro e mi stuzzicano in quanto mio fratello è passato da più di 20 minuti ed io ancora li.
Piacevolemente stizzito, riparto dopo un bicchiere di metà acqua e metà coca-cola.
Prima passo veloce, poi una corsa di brevi passi ma costante. Si arriva al bivio lungo-corto: via in discesa giu a destra. Scendo che è un piacere.
Belli gli scorci che s'incontrano. Il verde dei prati è intenso e accecante. I boschi profumati. Piccole-grandi cascate scendono rumorose. Corriamo ancora, e giusto il tempo di pensare: in questi tratti devo stare attento che... Tonf! M'imbelino che è un piacere. Il tronchetto di legno è un classico. Se coperto dalle foglie, un must. Non lo vedo e mi allungo a 'stile libero'. Fortuna vuole che ciò accade nell'unico punto dove non ci sono pietre. Faccio spaventare Giuseppe che mi segue e subito si preoccupa, ma cado sul soffice. Non sento nulla di nulla. Solo una piccola escoriazione. Ho firmato un pagherò con la fortuna.
Siamo quasi arrivati. Raggiungiamo un gruppetto di tre atleti con i quali taglieremo il traguardo. Gli ultimi 200 m in leggera salita sull'asfalto sembrano una barzelletta. Mi sembra di rotolare all'indietro come una pallina! Ma perché? Giuseppe vede che perdo un poco di strada e mi urla incitandomi, più per il fatto che siamo arrivati assieme e non che corro a fatica. Ma è solo un attimo. Sto benone.
Saltiamo le docce, ma non il panino con il formaggio e la crostate del ristoro finale. Brava tutta l'organizzazione, il Gorrei è il Trail al quale molti si affezionano. Ottima la prestazione del compagno di società Stefano, 9° assoluto. Bravi Fabio e Alessia, cosi come Stefano 'Olmo' e Federico, alla loro prima partecipazione ad un trail.