Immancabile partecipazione alla corsa della città, nel cuore della città. La caruggincursa richiama sempre più runner: un po' perché non è lunga, un po' perché si corre appunto nel centro storico, un po' perché è entrata nel circuito Gazzetta Run, con relativo richiamo e organizzazione.
Tipica giornata settembrina, temperata ma un poco umida. Parto da casa con mio fratello e piano-piano arriviamo al Porto Antico dopo circa 30 minuti. Il clima è piacevolmente confusionario. Tanti, tantissimi parecipanti. Volume alto: gli altoparlanti esplodono in prossimità delle 9, orario della partenza. La voce di Giancarlo Giannini che doppia Al Pacino in Ogni maledetta Domenica, arriva sino a Portofino. Forse oltre. Si parte ma con difficoltà: il percorso subito si stringe e fa da imbuto ai tanti partecipanti. Non ho particolari ambizioni. Ma all'inizio si fatica tenere il passo, senza nessun riferimento.
Prima leggera salita in Via del Campo, che sembra un formicaio. Echeggia, tra gli alti palazzi della via, il passo deciso dei corridori: calpestio anomalo e affascinante. Si continua per Via San Luca sino a girare in Piazza Banchi per tornare al Porto Antico e fare il primo giro attorno ai Magazzini del Cotone. Scorgo i primi del gruppo dall'altro lato: un altro sport.
Mi godo la Lanterna da lontano e sono attratto da un panfilo sul quale immagino dare una festa in seguito ad una grossa vincita al superenalotto. Sogno assai breve, la curva intorno all'edificio e i tombini umidi non permettono distrazioni. Il ritmo è, per me, alto. Pur consapevole che ho messo da parte la velocità, con relativi allenamenti da quasi un anno, non riesco a dosare bene lo sforzo. Corro troppo veloce e non ho ancora 'rotto il fiato'. Si ripassa dal Porto Antico e poi in breve si arriva alla salita principale della corsa, Via San Lorenzo. Transito a De Ferrari ma subito si scende veloci in Piazza Campetto.
Si sale in via Luccoli. Pur affaticato, alzo lo sguardo, a cercare un poco di luce tra gli alti palazzoni e anche qualche incitamento da parte di qualcuno affacciato alla finestra. Ma si passa veloce: davanti tirano, dietro ti spingono. Un breve strappo ci porta in Via Garbaldi. Si rifiata un poco. Alla fine della Strada Nuova, deviazione che porta in Via Lomellini per ricollegarsi in Via San Luca e poi concludere il primo giro al Porto Antico. Supero il traguardo la prima volta, lo speaker incita tutti. Tempo due minuti annuncia i primi arrivati. E io sono a metà percorso.
Concludo anche il secondo giro. Sto benone. Applaudo chi mi applaude. Arrivo in 51'30". Due minuti in più dell'anno scorso. Non sono peggiorato, anzi. E' stato un ottimo 'medio veloce'. Abbraccio Andrea - mio nipote - arrivato a salutarmi, ma che subito non mi riconosce, vuoi per il caos, vuoi per il buff che ho in testa. Mangio due buoni pezzi di focaccia conquistati tra le migliaia di atleti che si stanno anche loro rifocillando e torno a casa.