La selezione delle immagini è determinante per dare una firma al proprio lavoro, al pari della post-produzione: ne scrissi in un precedente articolo.
Chissà per quale oscuro motivo, quando devo fotografare i gruppi, piccoli o numerosi che siano, al netto di coppie chiacchierone come nelle immagini qui sotto, il più delle volte gli occhi di uno o più soggetti vengono chiusi e le espressioni non pubblicabili: perché non avveniva così frequentemente usando il rullino fotografico?
Scattare una foto di gruppo, per quanto semplice, non è facile. Già.
Ecco il perché di 4/5/6 scatti consecutivi. Per buona pace della vita e della durata dell’otturatore.
Ecco un esempio con sei immagini di una sequenza. Quella scelta è quella in basso a destra, già post-prodotta. Ma non è ancora utilizzabile: si capisce?

Qui si vede meglio. L’ospite a destra non ha un’espressione ‘pubblicabile’.

Non mi piace stravolgere o fare un utilizzo invasivo del foto-ritocco, ma a volte è necessario. Questa sotto è quella definitiva. San Photoshop.
