Il cimitero monumentale di Staglieno, a Genova, è da sempre teatro di ispirazione per qualsiasi appassionato di fotografia. Ci sono tornato a fare un po’ di scatti.
Il cimitero monumentale di Staglieno, a Genova, è uno dei più importanti cimiteri monumentali in Europa. Riassumendo la voce presente su Wikipedia, per la vastità dei suoi monumenti , le statue e le cappelle opera prevalentemente di scultori genovesi, è considerato un museo a cielo aperto. Ernest Hemingway lo definì una delle meraviglie del mondo, mentre Mark Twain, in un passaggio del suo scritto ‘Innocenti all’estero’ lo descrisse così:
« È un ampio corridoio di marmo fiancheggiato da colonne che si stende intorno ad un grande quadrato di terreno libero; il suo spazioso pavimento è di marmo e su ogni lastra c’è un’iscrizione, giacché ogni lastra ricopre una salma. Da una parte e dall’altra, avanzando nel mezzo del passaggio, vi sono monumenti, tombe, figure scolpite squisitamente lavorate, tutte grazia e bellezza. Sono nuove, nivee; ogni lineamento è perfetto, ogni tratto esente da mutilazioni, imperfezioni o difetti; perciò, per noi, queste lunghissime file di incantevoli forme sono cento volte più belle della statuaria danneggiata e sudicia salvata dal naufragio dell’arte antica ed esposta nelle gallerie di Parigi per l’adorazione del mondo. »
Tanta bellezza non poteva restare indifferente a qualsiasi appassionato di fotografia. La splendore delle statue, la luce tagliente che attraversa i corpi e le colonne di marmo, da sempre sono spunti e ispirazione per soggetti di ritratti. Qualche tempo fa mi sono fatto un giro, una piacevole camminata. Con la macchina fotografica al collo, ovviamente.